Debutto assoluto per “Lazarus”, l’opera rock di David Bowie con protagonista Manuel Agnelli. La regia e la versione italiana del testo sono firmate da Valter Malosti
Per la prima volta in Italia vedremo “Lazarus” (QUI LE DATE DEL TOUR), l’opera rock ideata e scritta da David Bowie assieme al pluripremiato drammaturgo irlandese Enda Walsh, con la regia del direttore di ERT Valter Malosti e con protagonista Manuel Agnelli, nei panni del tormentato protagonista, l'alieno Newton.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
Considerato "il regalo d’addio di David Bowie al mondo", Lazarus è infatti una straordinaria opera rock in due atti che il grande artista britannico, uno dei musicisti più influenti di tutto il Novecento, scrisse insieme a Walsh poco prima della sua scomparsa. Bowie, seppur provato dalla malattia, ha voluto lasciarci questo ultimo prezioso dono che insieme al magnifico album Blackstar, uscito due giorni prima della morte, può considerarsi il suo testamento creativo.
Artista camaleontico e trasformista, Bowie è stato uno dei primissimi musicisti a concepire il rock come "arte globale" (pop-art), aprendolo alle contaminazioni con il teatro, il music-hall, il mimo, la danza, il cinema, il fumetto e le arti visive - con lui scompare ogni confine tra cultura "alta" e "bassa".
Cinquant'anni di carriera all'insegna delle metamorfosi, del suo stile inconfondibile e geniale e dell'incessante ansia di percorrere e precorrere i tempi: "Time may change me, but I can't trace time" cantava in "Changes" (1971) - ed è sempre stato il suo credo.
Lazarus, l'ultima apparizione di Bowie
Lazarus, debuttò al New York Theatre Workshop il 7 dicembre 2015 - in quella che resterà l’ultima apparizione pubblica di Bowie prima della morte, il Duca Bianco infatti mancò un mese dopo, il 10 gennaio del 2016. Otto anni dopo la prima edizione dell’opera, Emilia Romagna Teatro ha ottenuto i diritti in esclusiva nazionale per dare vita a questa incredibile opera tradotta dallo stesso Malosti in un confronto diretto proprio con Enda Walsh.
La pièce riprende le vicende del migrante interstellare Thomas Jerome Newton del celebre romanzo The Man Who Fell to Earth (1963) di Walter Tevis e dell’omonimo film di Nicholas Roeg (1976) e racconta la storia del suo protagonista dieci anni dopo le vicende narrate nell’opera letteraria.
Newton, l’infelice migrante interstellare protagonista del romanzo di Tevis e dell’omonimo film di Roeg - in cui Bowie ha fornito una delle sue migliori prove attoriali, è al centro di questo labirintico sequel. Ancora bloccato sulla Terra, Newton è prigioniero di sé stesso, non può morire né invecchiare, vive sospeso al confine tra la vita e la morte, è sempre più isolato, in preda alla depressione e vittima dei suoi fantasmi, riceve segnali dal passato, capta visioni del futuro generate dalla sua mente, mescola realtà e sogni a occhi aperti mentre presenze si aggirano nello spazio claustrofobico del suo appartamento – dove si è rinchiuso.
Il personaggio Newton riaffiora ciclicamente nella storia artistica del Duca Bianco, una sorta di presenza ossessionante, a tal proposito Malosti commenta che forse Bowie dà vita a quest’opera “per concludere anche quel capitolo rimasto in sospeso, per liberare o liberarsi di quel personaggio così come ha fatto nel video di Blackstar con l’altrettanto malinconica epopea di Major Tom di Space Oddity e ancor prima con Ziggy Stardust, di cui ha inscenato la morte nella magnifica mostra David Bowie is, riponendo il manichino coi vestiti di Ziggy in una teca-sarcofago simile a una camera di ibernazione”.
Bowie e Walsh hanno costruito una drammaturgia musicale frammentata e affascinante, che unisce brani scritti appositamente per questa opera rock, tra cui Lazarus, e i più grandi successi di Bowie, da Heroes a Life on Mars? fino a Changes.
L'allestimento italiano
La versione italiana sarà supervisionata sempre da Walsh con Valter Malosti alla regia e un nuovo protagonista, Manuel Agnelli. Il cantautore e storico frontman degli Afterhours vestirà i panni del tormentato protagonista, Thomas Jerome Newton, l’alieno caduto sulla terra, interpretando i brani del Duca Bianco presenti nella colonna sonora originale che comprende pezzi di repertorio e brani dedicati (No Plan, Killing a Little Time e When I Met You, registrati durante le session di Blackstar).
Agnelli sarà affiancato dalla cantautrice vincitrice della XIV edizione di X-Factor Italia Casadilego, dalla coreografa e danzatrice Michela Lucenti e da un nutrito ed eclettico cast di 11 talentuosi interpreti e 7 musicisti, tra i migliori della scena musicale italiana.
Dichiara Manuel Agnelli: “Quest’opera rappresenta per me un modo diverso di usare la voce, un’esperienza stimolante per tantissimi motivi. È una cosa nuova e contemporanea, non un revival, niente di grottesco. Con un senso bello e attuale. È un’opera introspettiva e ricca di sfumature stimolanti a livello interpretativo. Si canta, naturalmente, e questo mi fa sentire sicuro”.
Afferma Malosti: “Alla luce della sua morte tendiamo a leggere tutto ciò che Bowie ha creato nei suoi ultimi anni come allegoria autobiografica, specialmente quando ci viene data una serie di indizi apparentemente ovvi come quelli che troviamo in Lazarus. Ma Bowie, come sempre nelle sue creazioni e nei suoi alter ego, sta usando la persona di Newton, mobilitandola come veicolo per una serie di temi costanti che troviamo nella sua musica: l’invecchiamento, il dolore, l’isolamento, la perdita dell’amore, l’orrore del mondo e la psicosi indotta dai media. Newton è allo stesso tempo Bowie e non è Bowie”.
Dopo la prima nazionale al Teatro Bonci di Cesena, il cast partirà per una lunga tournée che porterà Lazarus nei teatri più importanti d’Italia - LE DATE DELLA TOURNÉE.